“Coronavirus: le istruzioni del Ministero della salute per i datori di lavoro” di Luigi Colantuoni

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Per fare fronte alla diffusione del “coronavirus”, il Ministero della salute ha pubblicato la Circolare n. 3190/2020, destinata agli operatori che per ragioni lavorative vengano a contatto con il pubblico, ma che fornisce indicazioni operative utili per tutti i datori di lavoro.

Il Ministero ribadisce che, ai sensi della normativa vigente (D.Lgs. 81/2008), la responsabilità di tutelare i lavoratori dal “rischio biologico”, a cui afferisce il Coronavirus, è in capo al datore di lavoro, con la collaborazione del medico competente.

La sorveglianza sanitaria, alla quale è tenuto il datore di lavoro in tali casi, deve necessariamente considerare la concreta situazione di rischio che, ad oggi, in Italia, è caratterizzata dall’assenza di circolazione del virus. E pertanto restano applicabili le indicazioni generali rilasciate dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità con riferimento alla prevenzione dalle malattie trasmesse per via respiratoria.

Al riguardo, è consigliabile che i datori di lavoro invitino i propri dipendenti ad adottare alcuni accorgimenti, tra cui ad esempio: lavarsi frequentemente le mani, curare l’igiene delle superfici, evitare contatti prolungati e ravvicinati con persone che presentano i sintomi dell’influenza e così via.

Il Ministero invita, inoltre, i datori di lavoro a predisporre il materiale informativo necessario e a diffondere tra i dipendenti notizie sui principali sintomi del virus e sui comportamenti igienico-sanitari da adottare.

I casi di intervento immediato vengono invece ricondotti esclusivamente ai soggetti che presentino sintomi influenzali e che siano stati a contatto con persone malate o che provengano dalle zone coinvolte dal contagio (per l’individuazione delle zone a rischio la circolare rinvia al sito web dell’OMS). In simili circostanze, i datori di lavoro sono invitati a segnalare il caso “sospetto” ai servizi sanitari adottando, nell’attesa dell’intervento, misure atte ad evitare la possibile diffusione del contagio.

La circolare non affronta il tema degli “expat”, cioè i lavoratori in distacco o trasferta all’estero; tuttavia, sia il Ministero della salute (tramite le FAQ reperibili sul sito), sia il Ministero degli esteri (nell’apposito FOCUS sul sito) consigliano di posticipare i viaggi non necessari verso le aree colpite dall’epidemia.